L’ "Urlo" di Munch è il quadro più famoso del pittore norvegese, nato di Oslo, che eseguì quattro varianti del quadro, tra cui anche una xilografia. Era il 12 febbraio 1994 quando avvenne il primo furto. Nello stesso giorno venivano inaugurate le Olimpiadi invernali. Due uomini si introdussero con molta facilità nella Galleria Nazionale di Oslo, dove era custodito il dipinto e lo portarono via calandosi da una scala. Riuscirono addirittura a lasciare un biglietto con scritto "Grazie per la scarsa sicurezza". Il museo venne così accusato di non avere sistemi di allarme all’avanguardia e di non avere riguardo delle opere custodite. Risultava impensabile che due ladri fossero riusciti in tutta tranquillità a rubare il prezioso dipinto, simbolo di Oslo. Fortunatamente grazie alla polizia norvegese e all’aiuto di quella britannica, il 7 maggio dello stesso anno l’ "Urlo" venne trovato e riportato nel museo. Dopo dieci anni però ci fu un altro furto. L’ "Urlo", insieme ad un’altra opera di Munch, la "Madonna" sparirono dal museo. Solo dopo due anni vennero ritrovati e l’ "Urlo" fu sottoposto ad un intervento di restauro per i danni causati dall’ umidità e dalla cattiva conservazione. L’ "Urlo" di Munch è considerato un quadro altamente psicologico. Il pittore si autorappresenta come il protagonista del dipinto, mentre cammina sulla collina di Ekeberg, sopra Oslo. All’improvviso si sente avvolgere da una sensazione di sconforto e nonostante stesse passeggiando con due amici, l’angoscia lo attanaglia. Queste le parole, scritte nel suo diario:
"Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue mi fermai, mi appoggiai stanco morto a un recinto sul fiordo nerazzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco i miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura"
L’ "Urlo" non è l’unico quadro dove l’angoscia e la tristezza sono le protagoniste, tutta la produzione pittorica di Munch è così. La sua vita infatti non fu delle più rosee, a causa dei numerosi lutti che fu costretto a vedere intorno a lui. Lo stile pittorico è unico, il colore, dove predominante è il rosso, si aggroviglia in un vortice impazzito, che avvolge i personaggi, assuefatti da una vita piena di tristezza e infelicità.