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La fotografia di Diamond Luisant: sofferenza iperrealista


Diamond Luisant, che possiamo tradurre con diamante lucente, è un pittore, fotografo e fashion designer attivo nel panorama artistico milanese.

Il suo nome d’arte è l’unione tra la lingua inglese, che secondo l’artista rappresenta il suo lato ordinario, e l’idioma francese, che rappresenta la sua parte elegante.

L’artista è indubbiamente molto talentuoso e abbraccia diverse tecniche come la pittura, dove realizza diversi quadri iperrealisti con protagonisti parenti e amici, video artistici e scatti ispirati al mondo dell’arte.

In questo articolo parleremo della fotografia analizzandone gli aspetti tecnici e i protagonisti.

Diamond si affaccerà al mondo della fotografia solo dopo aver sostenuto l’esame di Storia della fotografia all’accademia di Belle Arti di Brera a Milano. All’inizio l’artista però non utilizzerà questo mezzo per fare scatti artistici, ma solo per fotografare alcuni abiti di alta moda. Lo stesso Diamond afferma che queste prime istantanee non possono essere considerate artistiche.

Parliamo di opere d’arte quando Diamond relega la moda ad elemento secondario, utile solo per raccontare una storia ispirata all’arte del passato.

L’artista prende ispirazione soprattutto dal mondo greco-romano (The Roman Boy, Gladiator), biblico (Christ, Saint John the Battist) e ai grandi maestri del passato come Caravaggio( Amor Vincent Omnia).

L’artista predilige temi tragici e sofferti, questo perché secondo lui il dolore non si può nascondere ed è più facilmente rappresentabile. Tutti i protagonisti delle opere di Diamond emanano infelicità e sconforto.

Se però nei quadri iperrealisti solamente gli occhi trasmettono questo stato d’animo, nella fotografia tutto il volto trasmette malinconia e tristezza. Questo dominio di sentimenti tristi è probabilmente dovuto al forte sconforto che l’artista provava durante il proprio trasferimento a Milano, lontano dagli affetti degli amici e dei parenti.

Gli scatti di Diamond sembrano quasi dipinti, infatti, l’artista crea una sorta di “inganno”, vuole che sia impossibile per lo spettatore comprendere se sta osservando dei dipinti o delle fotografie. Per raggiungere questo scopo, Diamond, si interessa alla luce che colpisce i personaggi, le pose, i panneggi e i vestiti. Nulla viene lasciato al caso, tutto è studiato nei minimi dettagli.

Gran parte delle istantanee, come i dipinti, hanno uno sfondo molto scuro. Diamond mette in risalto solo la figura umana con un colpo di luce proveniente da sopra, utile per dare delle ombreggiature e dei chiaro-scuri molto forti tipici della pittura e non della fotografia.

L’artista tende a trasformare i suoi dipinti in fotografie e le sue fotografie in dipinti.

Dopo aver parlato in generale dell’estetica dell’artista ci soffermeremo a parlare di alcuni scatti in maniera approfondita:

CHRIST

In questa serie fotografica vediamo la morte in croce e la Deposizione di Cristo. La crocifissione per Diamond non è il momento più affascinante della passione del Figlio di Dio, infatti, essendo una delle raffigurazioni più diffuse nel mondo cristiano, le persone non sono più sconvolte da questo momento della vita di Gesù. Lo stesso artista afferma che il mondo greco e romano realizzava molteplici statue di divinità dal volto sofferente, facendo si, che lo spettatore inizi a considerare possibile che una divinità provi sentimenti umani come la sofferenza e il dolore.

Per Diamond il momento più attraente è quello della deposizione del corpo, quando il Salvatore perde l’aurea di divinità per assomigliare totalmente ad un uomo. Diamond afferma che è sconvolgente vedere un Dio morto, qualcosa che la mente umana non potrebbe accettare.

In questa fotografia vediamo lo stato finale della passione, il momento in cui scorgiamo un corpo di carne come tutti gli altri deposto come tutti gli altri. Riusciamo a comprendere che è Gesù solamente per i segni della croce e per la ferita al costato, ma tutto il resto lo rende uguale e identico ad un uomo.

Diamond ammira il coraggio di Cristo e dei santi martiri, che hanno sempre seguito il loro obiettivo anche davanti alle torture e alla morte.

Per l’artista però questo momento è importante perché afferma che con la morte, queste persone hanno raggiunto l’immortalità. Secondo Diamond perdendo la vita raggiungi l’immortalità del tuo pensiero.



AMOR VINCENT OMNIA - NUDE BOY

In questo scatto Diamond riprende il dipinto “Amor Vincit Omnia (1601-1602) di Caravaggio.

L’artista fotografa il giovane Cupido, dai capelli biondi, completamente nudo e con le ali nere spalancate. Il protagonista sembra quasi una versione “demoniaca” del giovane Cupido. Si può vedere ai piedi del modello un grappolo d’uva e una mela, ulteriore richiamo all’arte di Caravaggio e alle sue nature morte.

In questo scatto notiamo ancora il forte senso di malinconia che pervade tutta l’opera.

Anche se il titolo e il protagonista parlano di affetto, lo scatto trasmette un senso di dolore e solitudine, come se in realtà, il giovane Eros, stesse soffrendo per mancanza d’amore.

In questo articolo abbiamo quindi parlato di uno dei mezzi che Diamond usa per diffondere al mondo il proprio animo tormentato.

Se volete ammirare altre opere, come i quadri iperrealisti e i video artistici, visitate il sito ufficiale di Diamond Luisant: https://diamondluisant-art.jimdofree.com/



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