La Cabina dell'Arte Diffusa, ex cabina telefonica all'interno dei giardinetti di Piazza Peyron a Torino, costituisce un esempio di riconversione di elementi dell'arrendo urbano in disuso, attraverso un'azione spontanea "dal basso".
Metaforicamente "occupata" artisticamente nel marzo 2016, dismessa da Telecom come impianto telefonico in estate, è stata presa in carico dalla città ed affidata in concessione all'Associazione Culturale Tribù Badnightcafè, a seguito della proposta di realizzazione di un progetto artistico/culturale presentato dalla stessa Associazione, che in sostanza sanciva e codificava l'ipotesi progettuale iniziale di Daniele D'Antonio (artista) promotore e ideatore dell'iniziativa...
Ci dice lo stesso Daniele: "la Cabina è uno strumento che in primis fissa una marca identitaria all'interno di una piazza che si intende promuovere nel suo complesso all'arte attraverso forme di partecipazione e di interazione diretta tra artisti locali e il pubblico". Ma cerchiamo di capire di che cosa si tratta.
La cabina è un luogo dove accadono cose: nel corso della sua prima stagione, durante le Domeniche in Cabina (appuntamenti settimanali fissi alla domenica mattina), tra mostre, reading, performances, presentazioni di libri, sono transitati circa una trentina di artisti. Esperienza recente è stata quella degli ultimi week-end, con la manifestazione "Una piazza d'arti" una proposta di divulgazione dell'attività degli artisti torinesi, di diretta relazione tra questi e il pubblico, senza alcun tipo di intermediazione. La natura concettuale della Cabina rimanda alla funzione originaria della ex cabina telefonica: nata come contenitore di una strumento di comunicazione uno-a-uno, il telefono pubblico, torna ad essere contenitore e simbolo di comunicazione questa volta molti-a-molti, uno-a-molti, molti-a-uno. A differenza di tanti riutilizzi di ex cabine telefoniche avvenute all'estero e di recente anche in Italia, la Cabina dell'Arte Diffusa non vuole essere solo un contenitore (di libri per book-crossing, oggetto da decorare, ecc.) ma un elemento dinamico, un luogo di aggregazione, di scambio, di arricchimento sia degli individui che del territorio. Attraverso la Cabina dell'Arte Diffusa il messaggio artistico assume una funzione sociale, le azioni con cui viene espresso, divulgato e utilizzato cambiano, mutano anche i contesti nei quali viene sperimentato e realizzato.
Alla Cabina dell'Arte Diffusa siamo tutti invitati, faremo un'esperienza inedita, arricchente, straordinaria. Quindi non mancate alle Domeniche in cabina, gli appuntamenti vengono puntualmente segnalati su Facebook.
Ringraziamo per le foto: Daniele D'Antonio, Marco Petrino e Paola Fassino.
Visitate il blog di Paola: http://artedipaola.blogspot.it/