Comunicato Stampa
Il giorno martedì 4 luglio alle ore 15 lo studioso specialista di Vincent Van Gogh Antonio De Robertis e il suo collaboratore Emanuele Della Bella hanno fatto irruzione nella sala a piano terra del museo Van Gogh di Amsterdam, destinata agli autoritratti, dispiegando uno striscione di 1m x 3 e lanciando dei volantini, per protestare perché i responsabili del museo non accoglievano la richiesta fatta da almeno due anni, di riconoscere come autentica l’unica foto esistente al mondo di Van Gogh da adulto all’età di 34 anni, scoperta da De Robertis negli archivi dell’Institut National d’Histoire de l’Art di Parigi nel luglio 2014.
In concomitanza con questa ricerca De Robertis scopriva anche che nella collezione del museo esistono tre ritratti femminili, la cui identità era finora sconosciuta, individuando Matilda von Wullfert Pokhitonova, sua figlia Vera Barbe e sua mamma Sophie Mathilde Philippaeus. Le tre donne sono in parentela con Ivan Pavlovitch Pokhitonov, il cui ritratto, fatto da Van Gogh nel 1887 a Parigi, è stato espunto dai funzionari del museo per errore dal catalogo nel luglio 2007. La protesta aveva lo scopo anche di ripristinare l’autenticità di questo dipinto, per ora conservato al Ngv (National gallery of Victoria) di Melbourne.
I due manifestanti sono stati neutralizzati, lo striscione è stato stracciato dagli uomini della sicurezza, che hanno tentato a più riprese di farli uscire dal museo. De Robertis e Della Bella si sono rifiutati ed hanno chiesto di poter far valere le proprie ragioni con i massimi funzionari del museo. Venivano, dopo stringenti e drammatiche trattative, condotti in un salotto adiacente, e raggiunti, con loro enorme stupore, prima da Nienke Bakker, curatrice dei dipinti, e poi da Louis Van Tilborgh, numero 2 del museo, dopo il direttore. La discussione ha avuto momenti pacati, alternati ad altri ad alta tensione, quando il De Robertis rinfacciava gli errori commessi. Alla fine ognuno è rimasto sulle sue posizioni e si è arrivati ai saluti,con un colpo di scena finale. De Robertis e Della Bella sono stati invitati ad un ulteriore incontro chiarificatore, il giorno successivo, mercoledì 5 luglio alle ore 11, nella terrazza bar dello Stedelik museum. Altre due ore di animate discussioni con Van Tilborgh e Teio Meedendorp, prima di salutarci, ognuno fermo sulle proprie posizioni.
Alla fine Teio Meedendorp si è congratulato con De Robertis per le sue qualità indiscusse di studioso di lungo corso. De Robertis ha lasciato nelle mani di Meedendorp un dossier in inglese con circa 40 punti di studio interessanti da esaminare, chiedendo di potersi confrontare a periodi fissi.
La foto in questione è stata scattata dal fotografo Edmond Bérnard nel 1888 ed è una foto di gruppo. Vincent van Gogh aveva trentaquattro anni, quindi la scoperta sarebbe ancora più importante poiché diventerebbe l’unica fotografia del pittore olandese in età adulta. Si è partiti dal confronto con il fratello Theo quando erano ancora ragazzi, per arrivare a confrontare una foto di Theo adulto con questa del 1888. Ma basta anche mettere vicino i suoi numerosi autoritratti per capire che c’è una forte somiglianza.
La foto ha sul retro un’etichetta con la scritta “Cormon & ses élèves”, l’atelier in cui sarebbe stata scattata, ma De Robertis ritiene che in realtà sia stata realizzata all’Academie Julian. Per quale motivo? Perché l’ambiente in cui è stata scattata la foto, è molto simile ad altre dello stesso atelier Julian e non somiglia per niente a quello “Cormon”. Inoltre a confermare ulteriormente questa idea, è la tela con cavalletto che si trova nella parte destra, firmata Jean de Francqueville, un pittore che frequentò proprio l’Accademia Julian.
Le persone fotografate sono trentaquattro e non tutte sono state riconosciute. Alcune avrebbero fatto parte dell’atelier Julian, ma altre no, oppure ci sono entrate in anni successivi allo scatto. La domanda a questo punto sorge spontanea: come mai queste trentaquattro persone si sono riunite per scattare questa foto? Un’ipotesi potrebbe essere un matrimonio, quello tra John Peter Russell con Marianna Mattiocco. Alcuni personaggi presenti nella foto lo conoscevano, altri probabilmente no. La questione è quindi ancora aperta.
A questo punto speriamo che gli studi possano continuare e mettere luce una scoperta davvero interessante, mai fatta prima. Auguriamo allo studioso Antonio De Robertis e al suo collaboratore Emanuele Della Bella di poter portare avanti le ricerche e di trovare un ampio consenso da parte del Museo di van Gogh ad Amsterdam.