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Emozione Arte

Grave incidente per la ''Crocifissione'' di Tiziano all'Escorial



Un grave incidente ha colpito un quadro di Tiziano Vecellio. Si tratta della bellissima "Crocifissione" conservata nel Monastero dell'Escorial. Sembra sia accaduto mercoledì scorso, quando, alle 10 del mattino, i servizi di sicurezza hanno aperto i cancelli del monastero ai visitatori. La scena che si è prospettata davanti ai loro occhi non è stata delle migliori. La tela era riversa a terra con un terribile squarcio a forma di sette nella parte bassa. Ancora non sono chiare le dinamiche dell'incidente. Ad una prima analisi si ipotizza un cedimento della parete di gesso che sorreggeva il dipinto. Il gesso infatti con il tempo perde forza e questo potrebbe spiegare la caduta dell'opera (le cui dimensioni sono le seguenti: altezza 2,14, larghezza 1,09). Sono subito piovute una marea di critiche sulle regole della gestione e conservazione dei beni culturali che, a quanto pare, non riguarda solo i nostri musei italiani. Il presidente del Patrimonio Nacional, Alfredo Pérez de Armiñán ha però sostenuto che il sistema di conservazione e tutela delle opere d'arte spagnole funziona benissimo e che questo episodio deve essere considerato solo uno spiacevole incidente. Speriamo che i restauratori possano riportare al suo splendore un'opera che ha fatto emozionare tantissimi visitatori ( e speriamo lo possa fare anche in futuro) per la sua grande potenza espressiva. È infatti considerato uno dei dipinti raffiguranti la "Crocifissione" più ricchi di pathos.

La grande tela è stata realizzata intorno al 1555 anche se non sappiamo in modo certo il suo committente. L'opera figura nel gruppo di dipinti che il re Filippo II donò all'Escorial nel 1574. Forse la realizzò proprio per il re? L'ipotesi è avvalorata dal fatto che Tiziano nel 1556, spedì alcuni dipinti a Filippo II. Altri critici invece ritengono che il committente potesse essere Alessandro Farnese.


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