Sembra fantascienza, ma in realtà è tutto vero! Nella notissima casa d'aste Christie's è stata venduta un'opera creata interamente da un'intelligenza artificiale, tramite un algoritmo. Il quadro è stato creato ad agosto e si intitola "Ritratto di Edmond Bellamy". L'idea è nata da un gruppo di giovani francesi (appena ventenni), il cui nome è Obvius, che hanno usato una tecnologia avanzatissima di nome GAN (Generative Adversarial Network), ossia un'elaborata IA (intelligenza artificiale), all'interno della quale è stato inserito un cospicuo numero di dipinti: ben 15.000, tutti a cavallo tra il XIV e il XV secolo. L'opera d'arte è stata realizzata dal lavoro dell'algoritmo, aiutato da due anime digitali: il generatore e il discriminatore. Queste due hanno passato in rassegna l'infinità di dipinti metabolizzati dal database e hanno scoperto le differenze tra falso digitale e l'originale creato da mano umana. Il risultato è stato il ritratto di un uomo che indossa un gilet nero con il colletto bianco, ovviamente puramente inventato. Il volto è sfocato ed è poco visibile. La firma dell'artista è quella della formula algebrica che ha generato il ritratto. Christie's aveva fatto partire l'opera da circa 10.000 dollari, che è poi lievitata a ben 432.500 dollari lo scorso 25 ottobre, quando è stata battuta all'asta. L'acquirente non si conosce e rimarrà anonimo.
La questione fa riflettere, perché per la prima volta si è sperimentato un'intelligenza artificiale in grado di creare un dipinto. Cosa vuol dire questo? Che tra qualche tempo non avremmo più bisogno di essere umani per creare opere d'arte? Basterà un computer e un algoritmo per far nascere dipinti e sculture? Christie's, tra l'altro, si era mostrata da tempo interessata al dialogo con la tecnologia e finalmente ha potuto vederne i risultati, sicuramente molto chiaccherati.