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L' ''altare delle teste mozzate'' a Gallarate


Nella Basilica di Santa Maria Assunta a Gallarate (in provincia di Varese) sono stati da poco inaugurati il nuovo altare e il nuovo ambone realizzati dall'artista contemporaneo Claudio Parmiggiani. L'altare in particolare ha fatto molto parlare per la sua particolare "iconografia". È formato da due lastre che racchiudono delle teste scultoree riprese da personaggi famosi del passato, sia maschili che femminili, cristiani e pagani, reliquie ed emblemi di sacralità. A primo impatto le teste sembrano mozzate ed inserite a caso per riempire lo spazio, in realtà l'artista ha espresso la sua concezione artistica, affermando che l'altare è stato concepito come simbolo di sacralità, riferendosi all'arte classica. Il materiale usato è l'onice, con la sua caratteristica di riflettere la luce e assorbirla allo stesso tempo.

L'ambone ha invece una forma molto più semplice: è un parallelepipedo realizzato con pietra labradorite, che ha la caratteristica di avere dei bei riflessi azzurri e metallici.

L'inaugurazione è stata fatta in presenza dell'Arcivescovo di Milano, Mario Delpini e e il vicario episcopale Ivano Valgussa, ha espresso pareri positivi sull'opera del Parmiggiani.

Non stati altrettanto positivi i pareri delle persone che hanno visto l'altare. Il primo appellativo datogli è stato "altare delle teste mozzate" perché sembra richiamare uno scenario horror e raccapricciante. In realtà le teste hanno una loro compostezza e i loro volti sono sereni. Non ricalcano l'iconografia della testa mozzate di Golia, giusto per intenderci.

Voi cosa ne pensate? Tra l'altro è stato un lavoro commissionato direttamente dalla chiesa. Siamo tornati nel momento in cui gli artisti vengono chiamati da precisi committenti per realizzare le loro opere. Un po' come accadde a Michelangelo per la realizzazione di San Pietro e della tomba di Giulio II. Anche in quel caso non fu tutto rose e fiori, anzi le critiche piovvero copiose.


[foto presa dal Repubblica Milano]


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