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Speranza per la ''Natività'' di Caravaggio rubata a Palermo. Secondo Arthur Brand è


La "Natività" di Caravaggio rubata a Palermo nel 1969 sembra possa essere ancora intatta. A dirlo è un poliziotto olandese di nome Arthur Brand, che afferma essere sicuro della presenza dell'opera in mano ad una famiglia siciliana che, forse per paura delle ritorsioni, non dice nulla e continua a nascondere il quadro alla collettività.

Raccontiamo brevemente la sua storia. La pala si trovava sull'altare maggiore dell'Oratorio di San Lorenzo a Palermo e nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 venne trafugata dalla mafia. Caravaggio l'avrebbe dipinta durante il soggiorno siciliano, intorno al 1609, per la Compagnia dei Bardigli e Cordiglieri, così ci dice il biografo Bellori. In realtà però sulla realizzazione sono stati eseguiti nuovi e interessanti studi, che hanno portato a delle scoperte ormai date per certe. Calvesi e altri critici, sostengono infatti che la "Natività" sia stata dipinta molto tempo prima, quando il Merisi era ancora a Roma, intorno al 1600, per il commerciante Fabio Nuti che aveva dei rapporti con l'oratorio. Proprio in questo anno Nuti commissiona una pala a Caravaggio delle stesse dimensioni del quadro in questione.

In tutti questi anni sono stati interrogati tanti capi mafiosi, tra cui Francesco Marino Mannoia che ha espressamente affermato che l'opera è stata distrutta, ridotta in brandelli.

Arthur Brand già in passato ha ritrovato altri pezzi d'arte ritenuti ormai persi per sempre, quindi si spera possa davvero riportare alla luce il capolavoro di Caravaggio.



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