Dopo un mese di studi ai raggi X è emerso un dettaglio davvero importante sulla tavola di Artemisia Gentileschi raffigurante la "Santa Caterina d'Alessandria" e di proprietà degli Uffizi. Gli esami sono stati condotti dai restauratori dall'Opificio delle Pietre Dure. Sembra che al di sotto della Santa Caterina, Artemisia avesse raffigurato una donna senza corona e solo con il turbante, il volto rivolto verso gli spettatori e non con lo sguardo rivolto verso l'alto come è invece oggi. Anche la mano sinistra aveva una diversa posizione, come lo scollo del vestito. Si intravede anche un piccolo volto sulla sinistra, probabilmente frutto di una precedente composizione, in quanto non avrebbe niente a che vedere con la Santa Caterina. Questo significa che Artemisia riutilizzò una tela già usata in precedenza, certamente per risparmiare soldi nell'acquisto di una nuova tela (anche Caravaggio lo fece soprattutto durante gli anni romani). La pittrice quindi avrebbe modificato la posa della santa in corso d'opera, anche se non sappiamo il perché.
Si è poi giunti alla conclusione che questa tela sia molto simile a quella acquistata qualche tempo dalla National Gallery di Londra, sempre di Artemisia. Probabilmente derivano da uno stesso disegno preparatorio e sembra ormai appurato che Artemisia usasse se stessa come modello nei suoi quadri.
La "Santa Caterina d'Alessandria" verrà posizionata accanto alla "Medusa" caravaggesca, nell'omonima sala della Medusa. Le due opere dialogheranno costantemente insieme.
[fonte delle foto: Finestre sull'arte]