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''Ritratto di donna'': la Fornarina o Vittoria Colonna? Raffaello o Sebastiano del P


Del "Ritratto di donna", anche chiamato la "Fornarina" o "Ritratto di Vittoria Colonna", ne esistono due versioni: una alla Galleria Corsini di Roma e un'altra agli Uffizi di Firenze, di fattura migliore e con qualche piccola variante. Ancora oggi è un'opera alquanto enigmatica, non solo per l'autografia, ma anche e soprattutto per l'identità della donna ritratta. Dipinta a mezzo busto su uno sfondo nero pece, veste una camicia bianca plisettata e bordata di un nastro scuro intorno al collo. Al di sopra indossa una veste con delle eleganti spalline. Sulla spalla sinistra si vede una pelliccia, tenuta ferma con la mano. La donna ci guarda, fiera e decisa, sembra non avere paura del giudizio degli altri.

Lo stile è prettamente raffaellesco, evidente nella posa. Proprio per questo all'inizio si era citato il nome di Raffaello, anche se, più recentemente l'idea è stata scartata, per arrivare a sostenere che il quadro sia in realtà di Sebastiano del Piombo. In particolare la versione degli Uffizi, che reca sul retro a data 1512, era stata con molta sicurezza attribuita all'urbinate, poi cambiata poco tempo dopo. Sembra che ormai non ci siano più dubbi sull'identità del pittore, accertato in Sebastiano.

Sull'identità della donna invece la critica non è per niente concorde. Sembra scartata l'ipotesi della Fornarina, dato che è molto lontana dal ritratto di Raffaello, oggi a Palazzo Barberini di Roma. Alcuni critici hanno proposto il nome della poetessa Vittoria Colonna, ma anche in questo caso non ci sono certezze assolute. Ci si è basati sul confronto con un dipinto che la ritrae e che è conservato alla National Gallery di Londra. Proprio quest'ultimo ritratto è stato a lungo studiato e analizzato, giungendo alla conclusione che molto probabilmente si tratta di un semplice ritratto di donna ed è stato intitolato "Vergine saggia". In ogni caso però il dipinto era stato identificato da un incisione di Hollar che parlava proprio di un ritratto di Vittoria Colonna che, tra l'altro, era stata grande amica di Michelangelo (per cui realizzerà almeno due dipinti, tra cui una bellissima "Pietà", di cui rimane un bellissimo disegno a Boston e per cui vi consiglio la lettura del libro di Antonio Forcellino "La Pietà perduta. Storia di un capolavoro perduto di Michelangelo").


[versione Uffizi di Firenze]


La versione di Roma è stata considerata dai più di minor fattura e quindi si ritiene una copia di quella degli Uffizi. Solo il critico Garas affermò che il dipinto di Roma sia da attribuire a Giulio Romano e quello degli Uffizi a Raffaello.

Negli inventari antichi la tavola viene più volta attribuita all'allievo di Raffaello e solo dall'Ottocento si parlò di Fornarina.

L'opera è stata sottoposta a due interventi di restauro, il più recente risale al 1996 e ha mostrato degli interessanti risvolti. Dall'immagine radiografica è emerso un volto più morbido e di qualità nettamente superiore a quello attuale. Molto probabilmente è frutto di ridipinture e per questo appare modificato. È stato individuato anche un velo che copre i capelli, cosa che invece non c'è nella versione degli Uffizi, dove la donna indossa una corona di foglie.

Interessanti anche alcuni pentimenti, ravvisabili nella posizione dell'avambraccio che prima era più inclinato e nella manica della camicia, precedentemente più a sbuffo.

Si è arrivati alla conclusione che il dipinto sia di area veneta e forse si tratta proprio di un originale. Ancora oggi però è quasi impossibile rapportarlo con la versione degli Uffizi ed è difficile stabilire quale dei due sia stato realizzato prima. Solo degli studi più approfonditi potranno svelare questi enigmi. Per ora non possiamo fare altro che ammirarli entrambi.


[versione Galleria Corsini di Roma]

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