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Emozione Arte

Il coraggio di una donna sconosciuta: Epipola, la Hua Mulan greca


La guerra di Troia, per come ce ne ha parlato Omero, è costellata di scontri epici, protagonisti dei quali sono uomini possenti che hanno lasciato un segno nella memoria collettiva greca, protagonisti che hanno continuato ad essere celebrati nei secoli fino ai giorni nostri.

Ma tra i tanti e tanti guerrieri appartenenti agli Achei, uno non riceve mai menzione nei poemi omerici o nelle grandi tragedie di epoca classica…anzi, l’unica fonte è Tolomeo Efestione, grammatico greco di età imperiale operante nel II sec. d.C., la cui bibliografia ci è giunta tramite la “Biblioteca” di Fozio, una rassegna bizantina di opere letterarie greche e bizantine.

Il nome del guerriero è Trachione.

Ma se vogliamo essere precisi il suo vero nome è Epipola.

Ebbene sì, una donna.

Una donna estremamente coraggiosa che ricorda la Hua Mulan cinese del poema di VI sec. d.C., “La ballata di Mulan” (l’opera originale non esiste più), e la Mulan dell’ancor più recente film d’animazione della Disney!

La leggenda di questa Epipola che ci viene tramandata è infatti molto simile a quella dall’eroina che combatté e sconfisse uno dei più grandi capi degli Unni. Molto simile tranne che nel finale, un finale estremamente tragico.

Ci troviamo ai tempi precedenti alla guerra di Troia, quando Agamennone e Menelao cominciano a radunare i più valenti e coraggiosi uomini greci per intraprendere la gloriosa spedizione cantata da Omero. L’ordine di reclutamento arriva anche a un nobiluomo di Caristo (un villaggio in Eubea), un certo Trachione, il quale aveva giurato fedeltà a Menelao promettendogli di intervenire qualora il suo matrimonio con Elena fosse stato profanato. Ma Trachione è vecchio e debole. Rischia di morire andando a Troia ma un giuramento è un giuramento, un giuramento è sacro. Entra allora in scena la figlia, Epipola appunto, che non può permettere che il padre muoia così miseramente. La coraggiosissima giovane, dunque, all’alba della partenza per la guerra, sottrae la corazza e le armi al padre, indossa un elmo chiuso che camuffi la sua voce e nasconda il suo bel viso, raduna gli uomini del padre e parte per Ilio. Epipola si spaccia per il padre Trachione e il suo piano ha successo per diversi mesi. Nessuno sospetta di lei, nessuno tranne Palamede, sovrano dell’Eubea, saggio e furbo, l’unico che smascherò la finta pazzia di Odisseo per cercare di non partire per la guerra. Questi ritiene strano che il vecchio Trachione riesca a destreggiarsi così abilmente in battaglia e, a seguito di una grave ferita riportata in battaglia, Palamede ha la prova concreta che sotto l’armatura si nasconde una giovane fanciulla.

Che fare?

Il re dell’Eubea, fermo e inflessibile, non ha pietà e trascina Epipola in mezzo ai guerrieri achei che iniziano ora a guardarla con disprezzo, dimenticando tutte le coraggiose imprese compiute: la sua colpa è quella di essersi messa in mezzo a questioni che non riguardano le donne, viene incolpata della peste che si è abbattuta sull’accampamento, viene ritenuta causa del fatto che Ilio resti inespugnabile. Solo Achille cerca di difendere la fanciulla, ricordando come si sia distinta in battaglia, lui solo che per cercare di non partecipare alla guerra e di scampare alla morte si era travestito da donna. Ma è tutto inutile. Palamede convince Agamennone e Menelao a mettere a morte la donna. Ed è così che Epipola muore a Ilio, lapidata dai suoi stessi compagni di battaglia.



Una morte orribile e ingiusta.

Ma non temete, a vendicarla ci penserà l’astuto Odisseo! Secondo una delle tante versioni egli fece credere ai capi achei che Palamede complottasse con l’esercito nemico e Palamede…finì lapidato proprio come Epipola!

Una leggenda molto simile a quella di Mulan, non è vero? Praticamente uguale, fatta eccezione per l’orribile epilogo. Mulan infatti diventa una vera eroina, celebrata dai suoi commilitoni e destinata a diventare un esempio di coraggio per tutte le bambine grazie al classico della Disney!

Due leggende comunque estremamente simili, nonostante la distanza temporale (II e VI d.C.) e spaziale.

Una coincidenza incredibile oppure la testimonianza concreta di punti di contatto tra due culture?

Storicamente non sono particolarmente noti i contatti tra Greci e Cinesi ma la presenza di questa storia e recenti ricerche archeologiche rimetterebbero in discussione tutto: sembra che contatti tra le due culture siano stati favoriti dalle conquiste di Alessandro Magno!

Perché allora non prendere in considerazione l’idea che i greci portarono le proprie conoscenze e le proprie storie lasciando al popolo cinese dei semi che poi germogliarono in splendide adattate leggende?

Forse è proprio questo che è accaduto a Epipola.

La coraggiosa fanciulla si è trasformata nella coraggiosa Mulan.

E a Mulan, sacrificatasi anche lei per il padre, è stata data una fine dignitosa.

Ma ricordiamoci di Epipola. Cerchiamo di vederla quando guardiamo l’adattamento della Disney.

E raccontiamo di lei.

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