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Emozione Arte

Svelata la ciocca di capelli di Leonardo da Vinci


Proprio due giorni fa avevamo parlato della ciocca di capelli di Leonardo da Vinci, la cosiddetta "Les Cheveux de Leonardo da Vinci", che proprio oggi, 2 maggio, in occasione dell'anniversario dalla morte del maestro, è stata svelata al pubblico a Vinci da Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato.

La ciocca di capelli si trovava in una collezione americana, ma come se ne impossessarono e soprattutto come possono dire con precisione che si tratta proprio della ciocca del maestro vinciano?

Il tutto ha inizio nel 1863 quando l'ispettore dei musei di provincia francese, Arsène Houssaye, ebbe l'incarico di trovare le ossa di Leonardo da Vinci, che era stato sepolto nella chiesa di San Fiorentino ad Amboise. Il suo corpo però scomparve cinquant'anni dopo, in seguito alle lotte tra cattolici e ugonotti che devastarono la chiesa.

Houssaye trovò delle ossa che ricondusse a quelle del da Vinci, soprattutto grazie ad un'iscrizione che si poteva relazionare al nome di "Leonardus Vinci". Oggi questi resti sono stati portati nella cappella di Saint Hubert nel Castello di Amboise.

L'ispettore francese, dopo gli studi, portò con sé due reliquie, tra cui la ciocca di capelli (l'altra era un anello di bronzo che il maestro indossava al momento della morte). Nel 1925 i due "cimeli" andarono nelle mani di Harold K. Shigley, che li acquistò dal pronipote di Houssaye. Nella metà degli anni Ottanta del Novecento la ciocca di capelli di Leonardo passò ad un collezionista americano che, nel 2016, contattò i due studiosi Vezzosi e Sabato per iniziare nuovi studi.

Molto presto la ciocca di capelli sarà sottoposta ad analisi del DNA e poi confrontata con quello dei discendenti rintracciati (discendenti del padre Ser Pietro e di un fratello, Domenico).

La cosa che stupisce è capire come mai si è aspettato così tanto per rendere nota una notizia del genere, o meglio come mai il collezionista americano, che possedeva la ciocca dagli anni Ottanta, non abbia chiesto prima il parere di esperti. Forse era in dubbio sulla sua autenticità? Solo nei prossimi mesi/anni si avranno delle risposte certe. Ci saranno quindi nuovi aggiornamenti in futuro. Per ora cosa ne pensate?


[Fonte foto: Gazzetta di Parma]


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