Di Federica Pagliarini
Continuiamo il nostro viaggio in Sicilia, precisamente nel Museo Regionale Interdisciplinare di Messina. La scorsa settimana abbiamo parlato della pala della “Resurrezione di Lazzaro”, oggi invece ci soffermeremo sulla sua vicina, l’ “Adorazione dei pastori” (1609).
L’opera venne dipinta per la Chiesa di Santa Maria della Concezione di Messina. Purtroppo non esiste più il contratto con la commissione fatta dai cappuccini al Merisi, sempre che ci sia stato e che siano stati proprio loro i richiedenti. Susinno infatti ci dice che l’incarico arrivò dal senato della città e non dai cappuccini. In ogni caso sembra ormai accertato che una buona parola venne messa dall’Arcivescovo di Messina, fra’ Bonaventura Secusio.
La scena dell’adorazione dei pastori è ripresa dal Vangelo di Luca. I pastori vennero avvisati da un angelo della nascita del Messia e si recarono così a Betlemme dove trovarono, oltre al Bambino, anche Maria e Giuseppe. Caravaggio dipinge la Madonna con Gesù in primo piano, a sinistra. I pastori sono attorno a lei, sulla parte destra. Il luogo, presumibilmente una capanna, è spoglio, semplice e richiama i dettami dei frati cappuccini. Si vedono le assi e le travi del legno del soffitto, il terreno è coperto di paglia, la mangiatoia diventa un supporto su cui poggia Maria. San Giuseppe è riconoscibile dall’aureola, inoltre sono visibili, vicino alla mangiatoia, i suoi attrezzi da falegname. Dopo il restauro degli anni Cinquanta del Novecento, sono riaffiorati dei bei colori squillanti, come il manto rosso della Vergine e di un pastore. Manto rosso che Caravaggio utilizzò molto spesso nelle sue opere, possiamo ricordare il “Seppellimento di Santa Lucia”, la “Morte della Vergine” e “Giuditta che decapita Oloferne”.
Il compenso per la realizzazione della pala era di mille scudi. Una cifra davvero alta, una delle più cospicue di tutta la sua carriera pittorica.
In Sicilia Caravaggio si cimentò anche nella realizzazione di un’altra opera, il “Seppellimento di Santa Lucia” che si trova a Siracusa. Ne parleremo in uno dei prossimi articoli. Continuate a seguirci!
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