Il "Ritratto di donna" di Gustave Klimt rubato il 9 febbraio 1997 è stato ritrovato proprio a Piacenza dove era scomparso ventidue anni fa. Non c'è ancora ufficialità, ma sembra che ci siamo vicini. L'opera fa parte di una serie di ritratti femminili realizzati da Klimt tra il 1916 e il 1918 e la donna ritratta ha un'identità che non è stata ancora svelata. Potrebbe trattarsi di Alma Mahler, amante di Klimt. Si pensa anche a Ria Munk che Klimt dipinse sul letto di morte in un altro ritratto, nel 1912, circondata da fiori color pastello.
Quando scomparve fu la Galleria Ricci Oddi di Piacenza, dove il quadro era conservato, a dare l'annuncio. Il museo ha una storia relativamente recente, perché venne inaugurato nel 1931 per volontà del mecenate Giuseppe Ricci Oddi che aveva donato la sua collezioni di opere otto-novecentesche.
La cosa buffa è che in ventidue anni non si è mai riusciti a capire che cosa fosse realmente accaduto. Come venne rubato il dipinto? Come riuscirono a portare via solo la tela e a lasciare la cornice? Si arrivò addirittura a supporre che l'opera fosse stata sottratta per realizzare qualche strano rito satanico, oppure che fosse finita nelle mani di qualche trafficante di droga. Alla fine però nulla si è rivelato vero. Le ricerche si intensificarono nel 2014, ma senza esiti positivi.
Volete sapere dove è stata ritrovata l'opera? Nella stessa Galleria Ricci Oddi, dentro uno strano deposito. Mentre si stava lavorando alla potatura di una pianta d'edera esternamente alla galleria, si è notata una botola. Aprendola si è scoperto una sorta di deposito e qui dentro, chiusa in sacco nero, c'era la ricercata tela di Klimt. Non era quindi stata vittima di riti satanici o di chissà quali cospirazioni nazionali, era stata rinchiusa per ben ventidue anni dentro un nascondiglio della stessa galleria che l'aveva data per dispersa. Si è ipotizzato che i ladri, forse colti impreparati, decisero di rinchiudere la tela dentro questa botola, poi sarebbe tornati a prenderla. Forse però a causa delle notizie e della pressione dei media, desistettero dal loro intento e la lasciarono chiusa dentro un deposito di cui nemmeno gli addetti della galleria conoscevano l'esistenza.
Adesso la tela verrà sottoposta ai dovuti accertamenti, anche se la buona notizia è che la ceralacca e i timbri sono tutti regolari, quindi le probabilità che si tratti dell'originale sono molto alte.
Il "Ritratto di donna" di Klimt era il secondo quadro più ricercato al mondo dopo la "Natività" di Palermo di Caravaggio, la quale, purtroppo non è stata ancora ritrovata.
Molto interessante citare la scoperta fatta nel 1996, un anno prima della scomparsa del dipinto, dalla studentessa Claudia Maga che stava svolgendo delle ricerche per l'esame di maturità. Sotto il "Ritratto di donna" di Klimt, si è scoperto un altro ritratto di donna. Grazie ai raggi X è stato possibile vedere che la donna è la stessa modella, nella stessa posizione, ma con indosso un cappello e una sciarpa. Sempre secondo Claudia Maga, il ritratto sottostante sarebbe stato realizzato da Klimt nel 1910, poi esposto a Dresda nel 1912. Poi coperto per cambiare colori, molto più radiosi e primaverili.
[Fonte delle notizie: Artribune e Finestre sull'Arte]
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