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Il terzo ''Suonatore di liuto'' di Caravaggio. Una versione poco conosciuta

Già tempo fa abbiamo avuto modo di parlare del Suonatore di Liuto di Caravaggio, delle sue due versioni, quella dell'Ermitage di San Pietroburgo e quella conservata a New York (qui per il link). Oggi vorrei parlare di una terza versione di questo dipinto, ubicata a Londra in collezione privata. Volete scoprire di più? Bene, seguitemi!




Prima di immergerci alla scoperta della terza versione del "Suonatore di liuto", rispolveriamo un attimo le notizie base delle altre due versioni.


Versione di San Pietroburgo, Ermitage:

La più antica testimonianza del "Suonatore di liuto" risale all'inventario del cardinale Del Monte (14 aprile 1627) nel palazzo Avogadro in via di Ripetta, a Roma. Questa versione era stata dipinta per il cardinale Giustiniani. Sarebbe stato lo stesso Del Monte a farla realizzare per l'amico. Il soggetto è lo stesso, ma molti particolati cambiano. In questa versione spicca una caraffa con dei fiori (forse fatta da Jan Bruegel?) e delle frutta sparsa sul tavolo.

Nel 1787 il "Suonatore di liuto" viene descritto da Fridrich Wilhelm Basileus e identificato come una Santa Cecilia che suona la cetra. Anche i visitatori settecenteschi scambiarono il ragazzo per una donna. Sembra in realtà si possa trattare di Pedro Montoja, un cantante castrato (il Del Monte era amante della musica e si circondava di giovinetti che suonassero per lui). Questa versione è rimasta a Roma fino al XIX secolo, giungendo a Parigi nel 1808. Fu il direttore del Musée Napoleon, il barone Dominique Vivant Denon, ad esserne interessato. La comprò per 7000 franchi donandola allo zar Alessandro I.






Versione di New York:

Alcuni studiosi vedono questa versione come quella venduta dagli eredi del cardinale Del Monte nel maggio 1628 ed acquistata dal cardinale Antonio Barberini. Nel 1787 venne accertata come una copia della versione Giustiniani e anche in questo caso il giovane suonatore venne scambiato per una donna, Santa Cecilia. In questa versione sono presenti strumenti musicali sul tavolo. Non ci sono più fiori e frutta. Secondo alcuni studiosi questa sarebbe la seconda versione in ordine cronologico. La prima era la versione Giustiniani che il Del Monte aveva fatto dipingere per l'amico. Solo dopo avrebbe voluto una copia per se stesso.


Arriviamo adesso al terzo Suonatore di liuto:

Si trova a Londra, in collezione privata. Si vede la prima volta in un'asta di Sotheby's, a New York, nel gennaio 2001. Le sue condizioni non erano delle migliori, essendo ricoperta di vernice gialla.

Secondo il Whitfield si tratta dello stesso dipinto descritto da Baglione nel 1642. Doveva appartenere quindi alle collezioni Del Monte.

Il dipinto è stato comprato da Henry Somerset, duca di Beaufort, per la cifra di 200 scudi. Restò nella residenza di famiglia a Badminton fino al 1969. Sarà poi venduto in un'asta a Londra da Sotheby's e portato in Grecia dove una coppia greca lo portò presso il Museo Nazionale di Atene. Con l'asta del 2001 tenutasi a New York, venne comprato da un collezionista americano ed ora si trova a Londra.

Dal punto di vista stilistico la tela è apparentemente uguale a quella dell'Ermitage. Ci sono però delle differenze. In questa terza versione la caraffa riflette una finestra illuminata, in quella di San Pietroburgo è invece completamente nell'ombra. Inoltre i fiori e la frutta sono posizionati in modo differente. Il madrigale sul tavolo è invece uguale. Si tratta del madrigale "Voi sapete ch'io v'amo" tratto dal "I libro dei madrigali" di Jacques Arcadelt.


Di Federica Pagliarini



Caravaggio, "Suonatore di liuto", terza versione, collezione privata Londra, ex Beaufort



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