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Il Padiglione Italia alla 58esima Biennale Arte di Venezia

Di Francesco Mancini


La Biennale Arte è l'esposizione di arte contemporanea più importante, non solo in Italia, ma anche del mondo. Per questo motivo, e per il fatto che il nostro paese ospita questo evento, il Padiglione Italia è sempre sotto i riflettori degli esperti d'arte e della stampa nazionale e estera.

Dopo un'accurata selezione, che ha visto la partecipazioni dei più importanti curatori nazionali, per la 58esima edizione, è stato selezionato il progetto del curatore emiliano e direttore della Fiorucci Art Trust, Milovan Farronato.

L'esposizione vincitrice si intitola Né Altra Né Questa: La sfida al Labirinto e vede la presenza di tre grandi artisti: Enrico David (Ancona, 1966), Chiara Fumai ( Roma 1978- Bari 2017) e Liliana Moro (Milano 1961).

Il titolo del Padiglione è ispirato al famoso saggio di Italo Calvino, La sfida al Labirinto, pubblicato nel 1962. In questo saggio Calvino vuole aiutare le persone a muoversi all'interno del mondo moderno, in altre parole, vuole dare una soluzione al labirinto della vita.

Il labirinto del Padiglione Italia prende ispirazione anche dalla città di Venezia. La Serenissima con tutte le sue calle, vicoli tortuosi e stradine seminascoste è un vero e proprio labirinto, dove è molto facile perdersi.

Questo progetto non prevede un tragitto espositivo lineare, ma una serie di percorsi dove ogni persona è invitata a creare un proprio cammino personale. Non esiste un percorso giusto o sbagliato, ma solamente il percorso che la persona decide di crearsi.

Ovviamente, questa incredibile libertà ha un lato negativo, ovvero, il fatto che c'è la possibilità di saltare alcune parti, e di conseguenza, perdere alcune delle opere esposte. Infatti, per tutto lo spazio espositivo sono disseminate piccole stanzette nascoste agli occhi dei meno attenti.

Per questo è consigliato non distrarsi per catturare ogni piccolo elemento presente all'interno della mostra.

Per tutto il padiglione sono collocate, in dialogo tra loro, le opere dei tre artisti selezionati. Unire tre artisti molto diversi tra loro per materiali e idee non è mai facile, ma Milovan, è riuscito a creare uno spazio godibile, rendendo il progetto del tutto omogeneo.

Tra i tre artisti selezionati, Liliana Moro, è quella più interessante e innovativa.

L'artista ha presentato diverse opere che hanno lo scopo di criticare il mondo contemporaneo, cercando di toccare temi che la nostra società oggi tende a nascondere.

Tra le opere presentate possiamo citare: “. . . . . Senza Fine” (2010), “La Spada nella Roccia” (1998-2019) e “Casa Circondariale” (1988).


Veduta dall'alto del Padiglione Italia


In “. . . . . .Senza Fine” vediamo un diffusore acustico a tromba che suona la canzone Bella Ciao. Questo motivo, simbolo della lotta partigiana contro il nazi-fascismo, è diventato il canto simbolo di molte rivoluzioni sparse per tutto il mondo. Alcune di queste voci sono state raccolte in questa opera audio a ricordare che alcuni valori sono indispensabili e non devono mai essere dimenticati.

Nell'opera “La Spada nella Roccia”, l'artista, vuole richiamare la leggenda di Re Artù. L'opera parla dell'ambiguità del potere politico, mai trasparente.

Tra tutte quelle citate “Casa Circondariale”, è indubbiamente la più significativa. L'opera si compone di tre specchietti retrovisori da camion installati su alcuni muri del Padiglione.

La versione originale di quest'opera era installata sulle inferriate del carcere di Novi Liguri (Alessandria).

L'obiettivo dell'opera era quello di collegare il mondo esterno con quello dei detenuti, cercando di rendere le vite di quest'ultimi visibili, più umane.

Purtroppo all'interno del Padiglione, l'opera perde il proprio significato primario, e se non si conosce il suo significato, questa non viene considerata di particolare interesse.

La mostra presenta anche un catalogo edito da Humboldt Books. Il volume, presentato il 19 Giugno al PAC Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, è pensato come uno strumento di completamento dell'esperienza di visita alla mostra, infatti, aggiunge contenuti di alto profilo e accompagna alla conoscenza dei tre artisti presentati all'interno del padiglione.

Il catalogo presenta, per la prima volta in lingua inglese, il saggio di Italo Calvino, La Sfida al Labirinto, testo fondamentale che ha ispirato la nascita di questo padiglione.

Indubbiamente ci troviamo davanti ad uno dei Padiglioni più interessanti di questa 58esima Biennale Arte di Venezia.

Spesso si sente, soprattutto tra chi lavora nel mondo dell'arte, che l'Italia non è al passo con le grandi tendenze innovative europee. Milovan e i tre artisti selezionati mostrano un'Italia all'avanguardia, e soprattutto, aperta alle nuove tendenze internazionali.

Vendendo il Padiglione Italia, non possiamo che essere orgogliosi dell'ottimo lavoro svolto e affermare, senza esitazione, che il nostro è uno dei padiglioni più interessanti di questa Biennale Arte 2019.

Consigliamo assolutamente la visita a questa incredibile esposizione dove potrete perdervi circondati da incredibili opere.


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