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Raffaello 1520-1483. La mostra alle Scuderie del Quirinale in cinque punti

Il 2 giugno 2020 ha riaperto al pubblico la mostra "Raffaello 1520-1483" e lo sarà fino al 30 agosto. Sono stata ieri a vederla. Cosa ne penso? Vale la pena andare?

Vediamo le sue peculiarità in cinque punti.



1) La mostra ripercorre la vita di Raffaello a ritroso, ossia partendo dalla sua morte, avvenuta nel 1520, fino ad arrivare alla sua nascita (1483) e quindi alle opere della sua giovinezza.


2) La prenotazione è obbligatoria sul sito delle Scuderie. Si può entrare in gruppi di sei persone e per ogni sala si potrà sostare per cinque minuti. Il suono di una campanella indicherà che si dovrà passare alla successiva. Il tempo è quindi limitato, ma da una parte eviterà le resse davanti ai quadri.


3) Quali sono le opere più belle da vedere assolutamente? Nella prima sala c'è Autoritratto con un amico, a mio avviso un'opera davvero contemporanea nell'impostazione. Raffaello è l'uomo in secondo piano e guarda gli spettatori. L'amico (forse Agostino Chigi, Polidoro da Caravaggio o Baldassarre Peruzzi) è davanti a lui e si rivolge indietro, verso l'urbinate. Sembra volergli indicare un qualcosa che noi non possiamo vedere. La sua datazione è molto tarda: 1518-1520, quindi proprio a ridosso con la morte.

Non si può poi non nominare la famosa "Lettera a Leone X" scritta da Raffaello e Baldassare Castiglione (di cui è possibile vedere il suo ritratto in mostra). In realtà più che di una lettera, si tratta di una missiva. È stata scritta nel 1519, rimanendo nell'ombra per oltre due secoli e ricomparendo solo nel 1733. Uno dei temi trattati è l'importanza della tutela, un argomento che in questi ultimi tempi ci riguarda da molto vicino.

Soffermatevi anche sulla "Fornarina", analizzata e restaurata recentemente, pochi mesi fa e sulla "Velata", provenienti da Palazzo Pitti.




4) Suggestivo il corpus di disegni che è possibile vedere in mostra. Per chi non lo sapesse l'urbinate si è dedicato molto anche alla realizzazione di disegni, in molti casi preparatori. Segnalo la presenza di alcuni dei disegni preparatori per la "Pala Baglione", conservata alla Galleria Borghese e al disegno poderoso del "Mosè e il roveto ardente", disegno preparatorio di una parte dell'affresco che si nella "Stanza di Eliodoro" nei Musei Vaticani.


5) Per completare la visita consiglio di visitare altri luoghi dove è presente l'opera di Raffaello a Roma: la Galleria Borghese ("Pala Baglione"), i Musei Vaticani (Stanze Vaticane con l'accesso alla sala di Costantino recentemente restaurata), la Cappella Chigi nella chiesa di Santa Maria della Pace (con l'affresco delle Sibille), adiacente al Chiostro del Bramante e Villa Farnesina (Loggia di Psiche e l'affresco della Galatea). Tutti questi siti hanno riaperto. Per controllare le regole di accesso, visitate i rispettivi siti internet.

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