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La "Pietà di Michelagelo


La “Pietà” di Michelangelo... una delle sculture più belle che l'arte del Rinascimento ci ha donato. Chi non la conosce anche solo di nome? E' la prima statua che vediamo entrando nella basilica di San Pietro appena ci giriamo a destra, chiusa dentro una teca, a causa dell'azione di un folle che, nel 1972, colpì la statua con un martello. Fortunatamente i restauri furono imminenti e oggi la “Pietà” si presenta in tutta la sua bellezza. Ma chi è stato il committente di quest'opera? Il cardinale francese Jean Bilhères de Lagraulas, amico del cardinale Riario, presso il quale Michelangelo si trovava ospite dal 1495 a seguito della truffa del “Cupido dormiente” che lo coinvolse direttamente.

Il compenso per la realizzazione dell'opera sarebbe stato di cento ducati e Michelangelo non si lasciò sfuggire la proposta. Comprò un cavallo e andò personalmente a Carrara a scegliere il blocco di marmo che più sarebbe servito per rendere perfetta la scultura. Lì incontrò Matteo Cuccarello, un cavatore che aveva conosciuto tramite degli scalpelli a Settignano. La richiesta di Michelangelo era una sola: un blocco di marmo puro, senza venature e nodi. La ricerca non fu semplice, ma dopo alcuni giorni, insieme ai cavatori riuscì a trovare il blocco di marmo desiderato.

Il cardinale voleva posizionare la scultura nella cappella di Santa Petronilla, a ridosso di San Pietro. Oggi questa cappella non esiste più perché venne abbattuta per far spazio alla nuova chiesa.

Il soggetto che il cardinale richiedeva non era consueto in Italia; le “pietà” erano più usate nel Nord Europa.

Michelangelo si mise subito a lavoro; quello che sentiva di creare era un'illusione, voleva che la scultura sembrasse viva.

Oggi siamo a conoscenza delle numerose critiche che vennero inflitte a Michelangelo per aver scolpito la Madonna molto giovane, forse anche più giovane del figlio. Ma questa Madonna era una figura idealizzata, Michelangelo ha voluto scolpire l'idea che aveva di lei. L'unico elemento di umanità della Madonna è la sua mano sinistra, sospesa a mezz'aria come a volerci presentare Gesù e a chiederci “Perché è morto?”. Le proporzioni dei due corpi sembrano irreali. Gesù è poggiato sul grembo della madre in una posizione quasi innaturale, tanto che nella realtà la Madonna non riuscirebbe a tenerlo, ma in quest'opera è tutto un po' magico. Anche la veste di Maria è realizzata con somma maestria, le pieghe sono scavate nel marmo e il corpo del Cristo presenta degli effetti di levigatura e morbidezza da poter essere paragonati alla statuaria in cera.

Il cardinale Lagraulas morì prima di veder finita la scultura, ma Jacopo Galli incassò a nome di Michelangelo i soldi e si occcupò del suo posizionamento nella cappella.

Curioso e interessante l'episodio che portò Michelangelo a firmare la scultura. Dopo la sua esposizione nella cappella, la “Pietà” venne vista da tantissime persone e c'è chi, non conoscendo ancora Michelangelo, disse che l'opera fosse stata realizzata da un pittore lombardo. L'artista, adirato per questa dichiarazione, scolpì sulla fascia della veste della Madonna la sua firma, con queste parole:”MICHEL ANGELUS BONAROTUS FLORENT FACIEBAT”. Nessuno si sarebbe più dovuto sbagliare sulla sua identità. Questa fu l'unica opera firmata da Michelangelo e da questo momento in poi la sua fama non farà altro che crescere.

Federica Pagliarini

L'unico riferimento bibliografico preso è stato quello della firma di Michelangelo sulla statua:

-C.D'Orazio, Michelangelo: Io sono fuoco, Sperling&Kupfer, maggio 2016, pag.77


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