Scoperto il volto del Palladio
Andrea Palladio, considerato tra gli architetti più talentuosi di tutto il Cinquecento, è ora sotto i riflettori di gran parte del mondo dell’arte. Nato a Padova nel 1508 e morto a Maser nel 1580, ha realizzato nella sua carriera le ville più belle mai viste prima, concentrate principalmente a Vicenza e provincia.
Oggi abbiamo la notizia di una scoperta: finalmente sarebbe stato scovato un suo ritratto: il suo volto smascherato. Sappiamo infatti che dell’architetto non sono rimasti suoi ritratti, forse proprio per una sua specifica richiesta, che voleva preservare la sua identità anche ai posteri.
Vasari però ci dice che due ritratti sono esistiti: uno di Orlando Flacco e uno di Tintoretto, che compare in un inventario del 1599. Oggi però, di entrambi, si sono perse le tracce.
Nel ‘700 saranno gli inglesi a ritenere di aver trovato un suo ritratto originale. Dove? Nei “Quattro Libri dell’architettura” scritti a Londra da Giacomo Leoni tra il 1715 e il 1720. Il problema è che compare vestito secondo la moda settecentesca inglese. Chiaro sintomo di non veridicità della scoperta.
Anche gli italiani, qualche anno dopo, rispondono dicendo di aver scoperto un ritratto del Palladio sulla guida del Teatro Olimpico del 1733. L’autore ritiene di averlo copiato da un ritratto presente alla “Rotonda” (una delle sue opere), ma dell’originale non c’è traccia e non possiamo quindi confutare questa tesi.
Da pochissimo tempo, si è però affacciata la soluzione (o almeno così sembra) dell’identità del volto dell’architetto vicentino. Infatti, proprio a Vicenza, al “Palladio Museum”, dal 3 dicembre 2016 fino al 4 giugno 2017, sarà in mostra “Andrea Palladio. Il mistero del volto”. Sono stati portati, da ogni parte del mondo, undici dipinti comparati e studiati con le più sofisticate tecniche scientifiche. Con l’aiuto della Polizia scientifica, si è effettuata la comparazione morfologica di naso, orecchie e attaccatura dei capelli per vedere eventuali somiglianze. Lo stesso studio che si fa per scovare i ricercati essenzialmente. E per Palladio possiamo proprio parlare di “ricercato”.
Tra tutti i dipinti in mostra, uno è stato visto come il ritratto ufficiale dell’architetto. Sarebbe stato trovato in un mercatino delle pulci da uno storico
dell’arte americano. L’autore è stato un amico del Palladio: Bernardino India, un pittore abituato a lavorare con lui. Il ritratto è a mezzo busto e reca, sul bordo inferiore, l’iscrizione “Andrea Palladium Architectus”.
La scoperta sarebbe senz’altro sensazionale se non fossero già stati trovati altri ritratti del genere. Uno tra questi è quello attribuito a G B. Maganza, realizzato nel 1576, dove il presunto Palladio reca in mano un cartiglio con scritto “Andrea Palladio Architeto Vicentino 1570”. Il ritratto di India viene però accertato come originale a causa della loro amicizia e vicinanza lavorativa. In effetti anche le somiglianze tra i due quadri sono quasi innegabili.
Per chi potrà, la mostra a Vicenza sarà esemplificativa. Si potranno vedere dal vivo tutti i presunti ritratti del maestro e quello di Bernardino India, forse l’unico vero ritratto del Palladio.
Una breve notizia è stata data anche dal TG1 di sabato 4 febbraio delle 20. Potete rivederla sul sito ufficiale del TG1.